Salute e Bellezza

Pet-therapy, dagli animali l’effetto che cura

Il termine pet-therapy, coniato nel 1964 dallo psichiatra infantile Boris M. Levinson, si riferisce all’impiego degli animali da compagnia per curare specifiche malattie. In Italia, questo termine è stato recentemente sostituito con quello più appropriato di interventi assistiti con gli animali (IAA), che consente di distinguere tra diverse tipologie di approcci, a seconda che prevalga la componente ludico-ricreativa (attività assistita con gli animali, AAA), quella educativa (educazione assistita con gli animali, EAA) o quella terapeutica (terapia assistite con gli animali, TAA). L’uso terapeutico degli animali familiari ha una storia antica. Nelle medicine dei popoli primitivi gli animali hanno sempre avuto un importante ruolo curativo. Anche nell’Egitto dei Faraoni il cane era sacro al dio Anubi protettore della medicina. Nell’era della medicina scientifica sembrava che gli animali avessero perso questo loro potere terapeutico. Da alcuni anni, però, si è rivalutato il ruolo degli animali familiari nella cura e nella prevenzione delle malattie umane, con interventi che si basano soprattutto sull’affetto e sul rapporto interpersonale uomo-animale a livello emozionale. L’emozione è, infatti, un importante elemento che interviene nei rapporti uomo-animale e che può avere influenza sulla salute. La dizione di pet-therapy deriva dall’unione di due termini: pet o animale d’affezione e therapy o terapia, cura. Molti sono gli animali usati in questa terapia, accanto ai cani, gatti e cavalli (ippoterapia), oggi vi sono anche i delfini (delfinoterapia). Da alcuni anni, numerosi episodi, anche di cronaca, segnalano il ruolo salutare, se non terapeutico degli animali in persone con disturbi diversi, psichici e organici, soprattutto cronici. Gli animali familiari sono degli ottimi stimolatori di sorrisi e, non raramente, anche di risate. Per questo si è vista la grande utilità della loro presenza per persone con stati di solitudine o di isolamento, infelicità e bassa auto-considerazione. Il cane o il gatto, infatti, offrono un amore gratuito e soprattutto non sono mai critici. Comune è vedere un adulto o un anziano che gioca con il proprio cane o gatto. Molto importante è il ruolo che gli animali hanno nel gioco, spontaneo nei bambini, e con adulti e anziani, per un buon equilibrio psichico e, soprattutto, per l’espressione della parte emotiva della psiche umana.