Cultura e Spettacolo

Paleo Safari con l’Ecomuseo del Basso Monferrato Astigiano

Alla scoperta della paleontologia dell’Astigiano e del Monferrato Astigiano e del Monferrato, peculiarità di rilievo internazionale, una ricchezza di cui spesso gli stessi residenti non sono a conoscenza.

Questa iniziativa attiva una “macchina del tempo” capace di portare i giovanissimi visitatori indietro di milioni di anni, quando il Mare Padano copriva le nostre terre e la Balena Tersilla nuotava dalle parti di San Marzanotto… poi avanti veloce per veder affiorare le colline nel periodo Villafranchiano, quando nelle calde foreste e tra le paludi pascolavano Mastodonti e Rinoceronti…

Queste e altre scoperte favolose si faranno, grazie al progetto ecomuseale che si innesta sull’esperienza già consolidata della visita al Museo Paleontologico di Asti, esperienza fruita da migliaia di studenti – astigiani e non – ogni anno.

La peculiarità della proposta ecomuseale è il tema della memoria e della narrazione del territorio, nell’ottica della multidisciplinarietà: storia, geologia, scienza, esplorazione dell’ambiente e valorizzazione dei testimoni del territorio, attraverso il coinvolgente medium del teatro.

La giornata trascorre infatti in compagnia della guida ambientale del Museo Paleontologico ed alla presenza di una Narratrice, l’attrice astigiana Violetta Desiati, che racconterà in modo vivace e coinvolgente i fatti e i personaggi protagonisti di scoperte sensazionali: fossili di balene, delfini, rinoceronti e mastodonti ritrovati in campi, vigne, cantieri del Monferrato Astigiano.

I testi delle narrazioni sono stati composti da Patrizia Camatel della Casa degli alfieri,coordinatrice scientifica dell’Ecomuseo BMA, basandosi su testimonianze autentiche raccolte nel libro“Fossili e territori. Scoperte straordinarie sulle colline astigiane” (Ed. Araba Fenice, 2022) della giornalista e scrittrice astigiana Laura Nosenzo e da interviste appositamente condotte, tra cui Fiora Chiusano, ex insegnante, che ha fornito la sua testimonianza riguardo la sua esperienza come presidente del Comitato di cittadini che era nato a Valle Andona per richiedere la chiusura della discarica di Valle Manina, risultato che si ottenne nel 1993, dopo 10 anni di attività di sensibilizzazione, manifestazioni, procedimenti giuridici.

Programma della giornata

Ore 9-12 Palazzo del Michelerio, Asti

Visita guidata al Museo dei Fossili, all’acquario preistorico e alla mostra “Il leviatano e le sirene”, attività di sperimentazione pratica (riconoscimento di fossili e minerali, giochi didattici di gruppo)

Pausa pranzo (al sacco, nei locali del Museo)

Ore 13.30 – 15.00 Riserva Naturale di Valle Andona e Valle Botto ore 13 pulmino per trasferimento

Visita agli affioramenti fossiliferi e simulazione di scavo.

A conclusione di giornata (o in una giornata successiva), è sempre prevista un’escursione ad un sito di ritrovamento di un fossile famoso o in altri luoghi significativi, sempre in compagnia del personale del Parco Paleontologico e della Narratrice.

Il progetto debutta nel mese di maggio 2025, ed ha avuto l’adesione di varie Scuole Primarie:

– 14.05 Scuola Primaria di Villafranca d’Asti

– 19.05 Scuola Primaria di Ferrere

– 27.05 Scuola Primaria di Monale

Inoltre il 28 maggio le classi 2e e 3e della Scuola Primaria di Villafranca d’Asti saranno coinvolte in una passeggiata per il centro del loro paese: in compagnia della paleontologa e responsabile delle attività didattiche del Parco Paleontologico, Alessandra Fassio, e della

Narratrice, i ragazzi potranno apprezzare le installazioni artistiche di Giorgia Sanlorenzo posizionatenell’ultimo anno. Sarà questa un’interessante occasione multidisciplinare, che

unirà il “ripasso” dei concetti appresi durante la giornata al Museo e in Riserva ad una riflessione su come l’arte possa veicolare contenuti scientifici, racconti e memorie degni di essere trasmessi alle nuove generazioni, i Testimoni del Territorio di domani.

Il progetto, prima creazione frutto della Convenzione stipulata nel 2024 tra il Parco Paleontologico Astigiano e l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano, è stato sviluppato proprio su impulso di Bruno Colombo, Sindaco di Roatto (luogo di ritrovamento di un Rinoceronte del Periodo Villafranchiano di 3 milioni di anni fa) nonché Presidente dell’Ecomuseo, e di Graziano Delmastro, Direttore del Parco Paleontologico, e si realizza grazie al fondamentale sostegno e coinvolgimento dei Comuni di Villafranca d’Asti, Ferrere e Monale che attivano inoltre i trasporti necessari.

Il progetto si realizza con il contributo della Regione Piemonte ed in collaborazione con la Rete Ecomusei Piemonte ed il Laboratorio Ecomusei.

L’esperienza rimarrà a disposizione delle Scuole del Territorio anche per l’anno scolastico 2025/2026.

Dichiarano i sindaci coinvolti ….

“Le sculture di Villafranca – sottolinea il sindaco Anna Macchia -costituiscono un racconto divulgativo per un pubblico non specialistico ma desideroso di conoscere la storia della paleontologia astigiana. I bambini sono i benvenuti perché solo attraverso le giovani generazioni possiamo mantenere viva la radice identitaria del territorio”. 

Aggiunge Silvio Tealdi, sindaco di Ferrere: “La storia paleontologica del nostro territorio è tanto interessante ed importante quanto sconosciuta e sottovalutata dai nostri abitanti. Con queste iniziative d’informazione che coinvolgono i bambini, si raggiungono anche le famiglie”.

“I bambini sono in un’età particolarmente fertile per apprendere e per farsi a loro volta maestri anche per le generazioni dei più grandi – conclude Bruno Colombo, sindaco di Roatto e presidente dell’Ecomuseo – La nostra speranza è proprio quella che conoscere il nostro territorio, anche paleontologicamente, diventi per loro naturale, come fosse la fiaba di Pinocchio, attraverso attività come questa che consentano loro di toccare con mano e fare esperienza attiva della conoscenza”.

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