Cultura e Spettacolo

“GIARDINI APERTI: GRANDE ACCOGLIENZA DI PUBBLICO”

Weekend ad alto valore turistico a Ponzano Monferrato.

La bellezza dei giardini nella stagione primaverile è un elemento di forte richiamo turistico per il Monferrato. Lo conferma il successo di pubblico che nello scorso fine settimana ha raggiunto il borgo di Ponzano Monferrato per prendere parte all’edizione 2024 di “Giardini Aperti”.
Una manifestazione baciata dal sole e premiata dalle presenze che domenica hanno visitato il “Giardino Diffuso” ossia la rete dei vari giardini e parchi di dimore storiche e di castelli del paese, cogliendone il momento di più intensa fioritura e potendo apprezzare particolarità, alberi storici, bordure e anche i maestosi panorami godibili dalle colline ponzanesi. “Si sono registrate presenze da tutto il Nord-Ovest – affermano Comune e Pro Loco, promotori dell’evento insieme ai titolari delle dimore – ed in particolare da Vercellese, Astigiano, Alessandrino ma anche dall’estero e il pubblico è risultato particolarmente attento nell’osservare i dettagli e nell’apprezzare ogni aspetto del paese e della manifestazione.”
Ad aprire le porte dei loro giardini sono state Villa Il Cedro e il Castello di Ponzano Monferrato nel capoluogo e Villa Marta e il Castello di Salabue nell’omonima frazione dove a dare un tocco originale all’accoglienza sono stati anche i due tour avvenuti allo Zoo Artistico allestito nel giardino della dimora dell’artista Giancarlo Bonaventi, autore di sagome egregiamente modellate di animali che popolano gli spazi aperti.


Puntuale e affollata anche la camminata coordinata da Nordic Walking Valcerrina e denominata “Di Giardino in Giardino”, guidata nella mattinata di domenica da Augusto Cavallo che ha così proposto un percorso di alto interesse naturalistico e panoramico toccando i vari giardini di Ponzano e concludendosi con il Pranzo del Camminatore.

Due i momenti musicali del weekend: sabato sera con “Los Bukoski” e la musica “Demensial piemunteis” e nel pomeriggio di domenica con i “Brich & Foss” e le loro melodie popolari: in entrambi i casi il coinvolgimento è stato assicurato. Molti gli spunti di riflessione e approfondimento emersi nel convegno inaugurale di sabato mattina dove una platea di esperti hanno permesso di argomentare un dibattito incentrato sul giardino, il paesaggio, l’accoglienza e il ruolo dell’agricoltura a 360°. Il tema “Dal paesaggio al giardino” e lo slogan “ricreare la natura” hanno ispirato, nella prima parte dell’incontro, l’intervento dell’architetto Silvio Carlevaro, direttore del GAL Basso Monferrato Astigiano che si è soffermato su “Ambiente e Paesaggio, la natura e gli esseri umani” precisando la differenza fra i vari concetti e sottolineando come sia l’intervento dell’uomo a segnare il paesaggio, un elemento tutto da percepire superando la “cecità” e usando l’ingrediente affettivo.

Se cadiamo nell’abitudinarietà – ha ricordato Carlevaro – non ci accorgeremo della bellezza del paesaggio che ci circonda.” E’ inoltre stato espresso l’invito a maturare il concetto di “collettività” perché solo una consapevolezza più estesa del paesaggio e una presa d’atto della necessità di dare il proprio contributo può portare a risultati efficaci. L’invito a tutelare il paesaggio con pratiche improntate sulla reale valorizzazione è stato rivolto a privati ma anche agli enti pubblici: “Quando si parla di un Comune si intendono il sindaco e gli assessori, in quanto sono le persone a fare la differenza ad esempio anche nell’adozione degli aggiornamenti del regolamento di polizia rurale che prevedono il non utilizzo dei diserbanti”.

Fabiola Serra, guida naturalistica ha guidato la platea in un viaggio nel giardino spontaneo ossia ciò che cresce in ambienti liberi come ad esempio il bosco in Monferrato, un vero e proprio tesoro di fiori, erbe e bacche  che in ogni stagione regalano rare bellezze a chi la cerca e la sa vedere. “Un tesoro da tutelare – ha affermato Serra – attraverso la non asportazione dei bulbi che difficilmente riuscirebbero a crescere in un ambiente differente dove mancano le delicate e complesse relazioni con quello specifico suolo che ne ha consentito l’esistenza. Inoltre l’invito è quello di non variare condizioni preziose di un paesaggio trasformando ad esempio boschi o luoghi dove si è creato un particolare ambiente autoctono in quanto si perderebbero molte ricchezze.”

Luca Zanellati, architetto di Asproflor, ha ben sviluppato il motto “Fiorire è accogliere” concentrando il suo intervento sull’attività dei Comuni Fioriti e sulla possibilità che questi luoghi hanno di beneficiare di consulenze in materia di gestione del verde pubblico. Alcuni suggerimenti? Ad esempio la creazione di spazi dove “coesistono piante e fiori misti in modo da poter meglio arginare eventuali rischi patologici e climatici che azzererebbero la monocoltura”. Assai interessante la sequenza di immagini dai vari Comuni Fioriti dove è evidente anche l’uso della creatività con arnesi tradizionali e contenitori derivanti dall’agricoltura locale per allestire con maggior “tipicità” gli angoli dei nostri borghi. E poi il ritorno al significato di collettività con la cittadinanza che ha un ruolo importante nel mantenimento di tanti angoli che non sono “del Comune” ma sono di tutti e in primis di chi abita sul posto e accoglie i visitatori esterni.

Grande interesse anche verso i temi di forte attualità affrontati con i presidenti provinciali delle principali organizzazioni agricole intervenuti alla tavola rotonda ossia Daniela Ferrando (Presidente CIA Piemonte), Mauro Bianco (Presidente Coldiretti Alessandria) e Paola Sacco(Presidente Confagricoltura Alessandria) che hanno dialogato sul tema “criticità e opportunità”. Dalla scarsa remuneratività del settore agricolo, al dilagare – anche in Monferrato – dei grandi parchi agrivoltaici fino alla carne sintetica e al potere di grandi lobby straniere dell’alimentazione nella pressione verso il cambiamento delle abitudini improntate sull’agricoltura locale. Tanti elementi affollano la lista delle criticità che il settore agricolo si trova ad affrontare: ad esempio la riduzione delle quotazioni cerealicole o l’evoluzione delle politiche europee di sostegno. Ma non mancano le opportunità: il legame sempre più stretto fra agricoltura e turismo con la creazione di servizi di ricettività, ristorazione o esperienze in azienda ma anche la necessità di rafforzare la vendita diretta delle produzioni che può garantire una maggior resa alle aziende e l’attenzione verso una corretta comunicazione che, ad esempio, possa illustrare le differenze fra grandi aziende intensive straniere e piccole aziende locali improntate sulla qualità e sostenibilità, oltre alla pressione sul legislatore per una maggior chiarezza sull’origine dei prodotti alimentari.

I temi del convegno e i contenuti emersi – è il commento del sindaco di Ponzano Monferrato Paolo Lavagno – sono da grande stimolo a continuare sulla strada dell’approfondimento e del coinvolgimento di tanti attori del territorio. L’iniziativa ha dato lustro al nostro weekend di Giardini Aperti che, grazie alla disponibilità dei proprietari delle Dimore Storiche, ha potuto diventare per Ponzano un momento di ribalta presso un pubblico internazionale.