CPIA di Asti premiata
https://concorsolinguamadre.it/category/vincitrici/) Accanto alla Direttrice del Salone del Libro Annalena Benini hanno portato i saluti Gabriella Serratrice, della Direzione Cultura Regione Piemonte e Giulio Biino, Presidente della Fondazione del Circolo dei Lettori.
A condurre l’evento Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del Concorso. Sono stati premiati i racconti più meritevoli di donne straniere non più straniere in Italia, migranti o di origine straniera qui residenti, che, utilizzando la nuova lingua d’arrivo, l’italiano, hanno voluto approfondire il rapporto tra identità, radici e mondo ‘altro’. Le scrittrici selezionate hanno superato con entusiasmo e impegno le barriere linguistiche per mettere in contatto culture distanti e diverse fra loro.
Tra le vincitrici salite sul palco anche Shima Allahi, una ragazza iraniana che abita ad Asti. Shima ha vinto il Secondo Premio e il PREMIO SPECIALE CONSULTA FEMMINILE REGIONALE DEL PIEMONTE con il racconto I piccoli tesori.
Shima nasce nel 1987 a Teheran. Si laurea in Iran in Traduzione dall’inglese al persiano, quindi consegue la laurea magistrale di Letteratura Inglese in India. Torna in Iran dove lavora come traduttrice e insegnante di inglese, arrivando a pubblicare dieci libri. Nel febbraio 2020, giunge in Italia e inizia a frequentare il corso di laurea magistrale in Relazione Internazionale all’Università degli Studi di Genova. Vive ad Asti con il marito ed è insegnante di inglese.
Con I piccoli tesori ha vinto il Secondo Premio della XIX edizione del Concorso, con la seguente motivazione: «Nel racconto l’intelligenza si coniuga con la tenerezza, dove gli oggetti del paese di origine dialogano con quelli del luogo d’approdo. Un interessante escamotage narrativo è quello di porre al centro le cose della vita quotidiana. La loro presenza, il loro odore e colore producono emozioni, rinnovano la memoria di storie e persone del passato, rinviano agli affetti e alle vite di
coloro che non ci sono più, con tutta la loro carica evocativa, simbolica e, nel caso in questione, pacificante. I sentimenti, con pudore, si mescolano insieme al “lessico familiare”; è la vita che continua, lo spazio e il tempo che si contraggono».
Oltre a I piccoli tesori, gli altri racconti selezionati per la pubblicazione nell’antologia “Lingua Madre Duemilaventicinque” (Edizioni SEB27) sono stati quelli delle studentesse Anila Hoxha (La Franca), e Mariia Aleksandrova (Fiori per l’8 marzo). Mariia Aleksandrova è russa, nata a Chelyabinsk, la zona a Sud tra le montagne degli Urali. Si è laureata in Economia e ha lavorato in questo ambito per quasi vent’anni. Si è trasferita in Italia dopo il divorzio perché voleva cambiare totalmente vita. Ha scelto l’Italia per passione e per inseguire i suoi sogni. Ha vissuto sei anni a Milano, poi si è trasferita in Piemonte. Adesso studia al CPIA di Asti e produce vino.
Anila Hoxha è di origini albanesi. È nata il 30 marzo dell’anno 1980. Ha terminato gli studi in Albania e all’età di vent’anni si è trasferita ad Asti. Ha iniziato a lavorare e si è subito innamorata di questa città. Ha conosciuto tantissimi amici e persone stupende, ha viaggiato, ha mangiato del cibo squisito, è stata un’atleta. Adesso sta proseguendo i suoi studi all’Istituto CPIA, perché desidera diventare qualcosa d’altro ancora.
Shima nasce nel 1987 a Teheran. Si laurea in Iran in Traduzione dall’inglese al persiano, quindi consegue la laurea magistrale di Letteratura Inglese in India. Torna in Iran dove lavora come traduttrice e insegnante di inglese, arrivando a pubblicare dieci libri. Nel febbraio 2020, giunge in Italia e inizia a frequentare il corso di laurea magistrale in Relazione Internazionale all’Università degli Studi di Genova. Vive ad Asti con il marito ed è insegnante di inglese.
coloro che non ci sono più, con tutta la loro carica evocativa, simbolica e, nel caso in questione, pacificante. I sentimenti, con pudore, si mescolano insieme al “lessico familiare”; è la vita che continua, lo spazio e il tempo che si contraggono».