Cultura e Spettacolo

Torna il festival “Teatro e colline – alfieri nel Borgo Unesco” nel Borgo Antico di Calamandrana Alta

Condividi - -

Così commenta Pinuccia Lovisolo, sindaco di Calamandrana: “Teatro e Colline che ritorna, per me un po’ far rivivere il sogno, tornare ad un luogo in cui il teatro contemporaneo ed una comunità intrecciano relazioni, un luogo fisico in cima al borgo, nella piazzetta e nei cortili per resistere, resistere alla crisi silenziosa della curiosità, del senso del bello e della voglia di essere vivi, di partecipare.  Sarà l’occasione per ritrovarsi, riconoscersi, scambiarci emozioni, credere nel nostro territorio, nei suoi spazi, nelle sue prospettive.”

18 luglio

Si inizia venerdì 18 luglio, alle 21, con l’inaugurazione nella piazzetta del Belvedere delle panchine d’artista.

A seguire, alle 22, il Teatro delle Ariette, presenterà “Noi siamo un minestrone”, uno speciale spettacolo conviviale attorno a un tavolo.

Le ariette sono un’originalissima formazione teatrale bolognese che ha un meritato successo italiano ed europeo, ma che di fatto è una piccola comunità che non ha mai abbandonato l’idea che rappresentare spettacoli voglia dire incontrare altri intorno a storie, preferibilmente vere, piene di vita, perché così sono più credibili, e che fare teatro debba essere anche una forma moderna del convivio.

In scena, Paola Berselli e Stefano Pasquini hanno tutti gli ingredienti per fare un minestrone. Si siedono insieme agli spettatori e raccontano. Più che uno spettacolo meglio pensarlo come un incontro, un pezzo di tempo, un’ora vissuta poeticamente cercando quello che c’è prima delle parole e quello che resta dopo che sono state pronunciate e dimenticate. Un pezzo di vita per tutte le cose da raccontare, sull’amore, sul teatro, sulla forza delle piante e l’energia degli animali, su come sarebbe facile, in fondo, essere felici. In un tempo di guerre, uno spettacolo per raccontare l’amore. Uno spettacolo per ritrovare il senso e il piacere del gioco. Uno spettacolo per immaginare il presente.

19 luglio

Il programma prosegue sabato, 19 luglio. Alle 17, con ritrovo e partenza dalla Chiesetta di San Sebastiano, “Il momento migliore, il momento peggiore”, un’originale passeggiata spettacolo tra teatro, racconto e paesaggio.

La pièce, itinerante tra i luoghi del festival e del Borgo Antico e con affaccio sul paesaggio Unesco, è scritta da Allegra de Mandato e portata in scena da Emanuele Arrigazzi, Elisa Grilli e Susanna Miotto.

Il pubblico, accompagnato da un bizzarro e poetico personaggio armato di storie e citazioni, a ogni tappa incontra due personaggi, un uomo e una donna e li segue nella loro storia lunga una vita, dal primo incontro fino alla fine, in questa avventura agrodolce che è fatta di alti e bassi, inciampi e salite, un po’ come la passeggiata che diventa metafora del teatro e della vita stessa.

La durata è di circa un’ora e trenta.

L’appuntamento successivo è alle 19, nel cortile della Butega di Malia, con “La dama degli Argonauti” di e con Lorenza Zambon.

Si tratta di una storia d’amore e di natura, di un libro antico e raro, di una donna sapiente dimenticata. Lorenza, sul palco, racconta la storia, appassionante, di una donna formidabile, avventurosa ed innovatrice, che lavorò in Sicilia nei primi decenni dell’800: Jeannette Villepreux Power, inventrice dell’acquario, pioniera della biologia marina, oggi quasi completamente dimenticata. Non è semplice biografia, diversi piani si sfiorano sottotraccia, fra il passato e il presente, fra Lorenza e Jeannette, ruotando attorno all’unico, prezioso, oggetto di scena: un libro antico e un poco misterioso.

Si prosegue con gli artisti di Casa degli alfieri: alle 21.30, nel Cortile del Convento, debutta “Come foglie, come vento, come morbidi pani”, il nuovo spettacolo di Antonio Catalano su San Francesco d’Assisi.

Una rilettura immaginaria della vita del Santo, focalizzandosi sull’attualità del suo messaggio di povertà, ripercorrendo il viaggio iniziatico di Francesco, con i suoi incontri lungo il cammino immaginati da Catalano: l’incontro con la madre, con la povertà, con i panettieri, soprattutto con la beata ignoranza: ignorare come forma di conoscenza, di meraviglia, di santificazione.

Ad ogni incontro San Francesco si fa più semplice, più povero, più vicino alla terra e alle sue creature

Attraverso l’incontro, Catalano approfondirà la scoperta di un San Francesco “primitivo” che, nella semplicità del cuore e del pensiero, trova la strada della felicità.

Chiude il programma della seconda giornata del festival, una pièce di e con Daniele Timpano, l’attore romano premio UBU nel 2024. Alle 23, nel cortile di Ca ‘d Pierina, va in scena “Poemi focomelici – Sudicerie poetiche”. Un’autobiografia in versi, dalla letterina di Natale del 1980 alla prospettiva di una morte ormai non più così lontana. Timpano ripercorre quarant’anni di scrittura compulsiva: frammenti poetici, teatrali e politici si intrecciano in un flusso ritmico e sghembo, ostinato e sincero. Poemi focomelici è il racconto di un’esistenza in versi irregolari, un pensiero che si agita nel corpo e nella voce, tra ironia, inquietudine e riscritture maniacali. Una vita che si fa metrica. Forse.

20 luglio

Domenica 20 luglio, alle 18.30, nella piazzetta del Belvedere delle panchine d’artista, “Teresa, ovvero la sarta che voleva ricucire il firmamento”, da un racconto di Antonio Catalano con Patrizia Camatel.

Questo racconto parla dell’Amore, delle sue trame e dei suoi ricami.

Teresa, la sartoira, nella sua bottega ha rammendato e cucito per tutto il paese. Quando cuce le fan compagnia il radiodramma preferito, la preziosa macchina da cucire, una foto con sorrisi ormai sbiaditi. Oggi Teresa sta finendo di cucire l’abito da sposa per Aurora, la vicina, che si chiama come la luce che appare, che vuole un vestito bello, che costi poco e col pizzo qua e là.

Teresa, mentre cuce, rammenda la propria anima. L’anima che ha una veste fatta di ricordi, di polenta, di speranze, di sentimenti; è il vestito della memoria che ci dice chi siamo, anche quando tutto sembra svanire in mezzo alla nebbia fitta e ciò che è vero si confonde con ciò che è immaginato.

In scena, verranno esposti gli elaborati tessili prodotti durante il laboratorio “Ricucire il firmamento”, che si svolgerà la giornata stessa, a cura di Barbara Mugnai, docente di Moda presso il Politecnico di Milano.

Il finale è previsto con “Lo spettatore condannato a morte”, alle 21 nel Cortile del Convento. Lo spettacolo di AMA Factory, con la regia di Beppe Rosso è una particolare esperienza di teatro partecipato, un originale processo paradossale alla giustizia e al teatro stesso.

In scena quattro attori professionisti, e di volta in volta, dei cittadini preparati all’arte del teatro attraverso un breve percorso formativo, che interpretano il ruolo dei “testimoni” in questo paradossale “processo”.

Il testo è una commedia dell’assurdo scritta da Visniec nel 1985, in Romania al tempo di Ceausescu, un atto di denuncia che costrinse l’autore a fuggire in Francia come rifugiato politico. In questa versione il teatro è trasformato in un’aula di tribunale, dove si tiene un frenetico processo in cui attori, giudici, testimoni, avvocati, regista e spettatori si confrontano e si fondono.

È un’esilarante parodia della giustizia dove si intravede il funzionamento delle dittature presenti e

passate, nonché i loro avatar nelle nostre “democrazie “contemporanee”.

A seguire, Festa del Borgo, con cena sotto le stelle a cura della proloco e musica folk dal vivo con Ricky Avataneo e Piercarlo Cardinali. Il costo della cena è di 15 euro, con prenotazione obbligatoria al 3928982869.

A fare da corollario al programma di performance dal vivo, per tutti i giorni del festival, anche la mostra fotografica“REVERSE – Sguardi su una moda sostenibile” di Chiara Agostinetto, l’installazione “Memorie del Borgo antico” e l’installazione tessile “I 7 Firmamenti – Mappe emotive di universi collettivi” di Barbara Mugnai.

Il festival è realizzato con il patrocinio della Regione Piemonte, della Comunità Collinare Vigne & Vini, dell’Associazione per il patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e con la collaborazione dell’Associazione Colline della Cultura, dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.

Ha il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte,  della Fondazione CRAsti e della Fondazione CRT, con main sponsor Cantina Michele Chiarlo, Santero 958, Impresa Edile IEFI SrL e Belbo Sugheri Srl.

Sono coinvolti nel progetto il bar/trattoria “I Talenti” gestito da ragazzi con disabilità intellettive dell’associazione Ager”S” per le cene e gli aperitivi, la Proloco di Calamandrana.

Il tutto per offrire al pubblico le eccellenze enogastronomiche piemontesi e locali.

Biglietti singoli spettacoli € 10, Giornaliero spettacoli 19.07 € 20, Giornaliero spettacoli 20.07 € 10.

Prenotazioni consigliate da cellulare su appuntamentoweb.it

Info programma cell. 3287069085 – comune.calamandrana.at.it – casadeglialfieri.it Fb e Ig teatro e colline.

Cena proloco 20.07 € 15, prenotazioni cell. 3928982869.

Nei giorni del festival possibilità di aperitivo e cena presso i Talenti cell. 328 752 0593.      

PROGRAMMA SINTETICO

VENERDì 18 LUGLIO

piazzetta del belvedere delle panchine d’artista

ore 21 – inaugurazione con gli artisti

ore 22 – Noi siamo un minestrone

Spettacolo attorno a un tavolo

Teatro delle Ariette

SABATO 19 LUGLIO

con ritrovo e partenza dalla Chiesetta di San Bastian

ore 17 – Il momento migliore, il momento peggiore

Passeggiata spettacolo nel Borgo Unesco tra teatro, racconto e paesaggio.

Emanuele Arrigazzi, Elisa Grilli e Susanna Miotto

Cortile La butega di Malia

ore 19 – La dama degli Argonauti

Lorenza Zambon

Cortile del Convento

ore 21,30 – Come foglie, come vento, come morbidi pani.

Vita immaginaria di San Francesco

Antonio Catalano

Cortile di Ca ‘d Pierina

ore 23 – Poemi focomelici

Sudicerie poetiche (1980 – 2024)

Daniele Timpano – Gli Scarti, Kataklisma teatro

DOMENICA 20 LUGLIO

Cortile del Convento
ore 10/17 – Ricucire il firmamento

Workshop di cucito sentimentale

Barbara Mugnai

Piazzetta del belvedere delle panchine d’artista

ore 18,30 – Teresa, ovvero la sarta che voleva ricucire il firmamento

Patrizia Camatel

Cortile del Convento
ore 21 – Lo spettatore condannato a morte

A.M.A. Factory

Piazzetta del belvedere delle panchine d’artista

ore 23 – Festa del Borgo

Cena a cura della proloco e musica folk

Inoltre:

Chiesa San Bastian

mostra “REVERSE – Sguardi su una moda sostenibile”
Chiara Agostinetto

Canonica della Chiesa San Bastian

installazione“Memorie del Borgo antico”

Installazione tessile “I 7 Firmamenti – Mappe emotive di universi collettivi”

Barbara Mugnai


Laboratorio teatrale per “Lo spettatore condannato a morte
Beppe Rosso

Spettacoli: € 10
Giornaliero spettacoli 19.07: € 20
Giornaliero spettacoli 20.07: € 10

Prenotazioni consigliate su appuntamentoweb.it

Info programma: cell. 3287069085

comune.calamandrana.at.it – casadeglialfieri.it

Fb e Ig teatro e colline

Cena 20.07: € 15 – prenotazioni cell. 3928982869

Nei giorni del festival possibilità di aperitivo e cena presso i Talenti – cell. 328 752 0593

I vini dell’aperitivo saranno della Cantina Michele Chiarlo e Santero 958.

Possibilità di parcheggio.