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“Protezione sociale” ottiene l’autorizzazione dalla Commissione europea

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La misura “Protezione sociale”, che si propone di non aumentare le rette delle Rsa in capo alle famiglie e, al contempo, consentire alle strutture, che in questi anni hanno affrontato un incremento di costi, di avere risorse aggiuntive che evidentemente vogliono dire più attenzioni e più servizi di cura per gli ospiti, potrà diventare operativa.

È quanto ha ottenuto il presidente della Regione Alberto Cirio incontrando a Bruxelles Adelina Dos Reis, capo unità della Direzione generale Lavoro della Commissione europea: “Si tratta di uno strumento innovativo che sono venuto personalmente a spiegare e sul quale mi è stata confermata l’ammissibilità. Siamo la prima Regione d’Italia a proporre una misura di questo genere. Entro luglio la direzione regionale competente definirà gli aspetti tecnici e operativi”. 

“Protezione sociale” vale 18 milioni di euro ed è a favore delle persone non autosufficienti già ospiti delle strutture convenzionate con il Servizio sanitario regionale. Si tratta di risorse che si aggiungono ai 22,4 milioni che la Regione ha stanziato nel 2024 a favore degli enti gestori delle Rsa, a cui vanno aggiunti i 14 milioni di euro destinati a disabilità, salute mentale, dipendenze e minori: per queste voci si è passati da 275 a 289 milioni (+36 nel 2024, rispetto al 2023). In totale, dal 2019 questa amministrazione ha incrementato le risorse per le Rsa di 54,2 milioni di euro: nel 2018 a bilancio c’erano 268 milioni, che sono diventati 300 nel 2023 e 322,4 nel 2024.