L’ospedale da campo e i volontari del Piemonte partiti verso Turchia e Siria

L’ospedale da campo in dotazione alla Maxiemergenza 118 e la colonna mobile della Protezione civile della Regione Piemonte sono partiti nella mattinata del 10 febbraio dal porto di Brindisi, a bordo della nave San Marco della Marina militare italiana, per il porto di Alessandretta in Turchia, dove sbarcheranno tra qualche giorno per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto.

“Ancora una volta il Piemonte è in prima linea per dare il proprio aiuto di fronte a questa enorme tragedia – dichiara il presidente Alberto Cirio – Nei nostri occhi ci sono le immagini strazianti di ciò che è accaduto e inviamo questo ospedale che rappresenta una eccellenza in Europa, nella speranza che possa dare il massimo supporto per salvare delle vite”.

“Rispondiamo con tempestività alla chiamata di soccorso del Meccanismo europeo di Protezione civile – puntualizza l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – con il contributo di un collaudato staff di professionisti già impegnato in più occasioni in analoghe missioni internazionali. L’intervento è coordinato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, con il quale stiamo seguendo passo per passo l’evoluzione della situazione in rapporto alle necessità logistiche richieste sul campo”.

L’ospedale da campo

Si tratta di una delle dodici certificate in tutto il mondo per operare negli scenari delle catastrofi internazionali con una squadra medico-chirurgica di altissimo livello professionale coordinata da Mario Raviolo.

Comprende un’area di triage, un Pronto soccorso predisposto in spazi per la corretta gestione dei vari codici colore, sale operatorie, un’area di laboratorio (radiologia e esami ematochimici) e 4 letti di terapia intensiva.

Due anni fa l’intervento in India e precedentemente in Mozambico e in diversi altri Paesi.

La colonna mobile

Imbarcati sulla San Marco sono anche i primi volontari degli otto Coordinamenti regionali di Protezione civile, che una volta a destinazione si occuperanno della logistica per il trasporto e il montaggio dei 12 moduli prefabbricati che diventeranno l’ospedale da campo.

In tutto sono 41 persone (elettricisti, idraulici, ma anche traduttori e personale formato alle azioni di emergenza da campo per il 118) con 20 mezzi, come piccoli escavatori e macchine movimento terra per aiutare nell’allestimento del campo.

“La nostra Protezione civile – ricorda l’assessore Marco Gabusi – è addestrata ormai da tempo per affrontare tempestivamente le emergenze. È previsto un rientro dalla Turchia entro circa 12 giorni, ma saremo costantemente in contatto e pronti ad intervenire con maggiori aiuti”.

Acquisto di macchinari e dispositivi medici per l’ospedale di Al-Zahera

La Regione Piemonte ha anche deciso un intervento di Cooperazione internazionale che, con il supporto di Croce Rossa Italiana e Croce Rossa Internazionale e in coordinamento con la Mezzaluna Rossa Araba Siriana, permetterà l’acquisto di macchinari e dispositivi medici radiologici di ultima generazione, per un valore di 100mila euro, in favore dell’ospedale di Al-Zahera. “Così da garantire – rileva l’assessore Maurizio Marrone – maggiore accesso alle cure di qualità e disponibilità di maggiori servizi per la popolazione più vulnerabile presente nell’area di Damasco e in arrivo dalle altre aree del paese colpite da calamità e terrorismo”.