Insetti a pranzo e a cena? Siamo sicuri che sia la scelta giusta?

Alla maniera di pesce e carne, se non conservati e consumati correttamente, possono insorgere svariate problematiche. Stiamo parlando di insetti, adesso anche nel piatto, ma ne siamo davvero convinti?

Partendo dal primo rishio, vogliamo citare le allergie, forse ancora troppo poco analizzate. Si procede dal semplice prurito allo shock anafilattico. Gli esperti sostengono che potrebbe essere sufficiente analizzarli in moda da ridurne la potenzialità allergica.

Un’alimentazione ricca di insetti sembrerebbe essere la soluzione a tanti problemi, come porre un freno alla fame nel mondo oppure dispendiarci di un notevole quantitativo proteico di alta qualità. Ma gli insetti potrebbero contenere alcuni antinutrienti, cioè composti che si formano con processi di degradazione, conservazione, cottura ecc., presenti in vegetali e animali, che impediscono o rendono più difficile l’assorbimento dei nutrimenti: tra questi, il più diffuso negli insetti è la chitina, componente primario dell’esoscheletro degli artropodi, che ha un effetto negativo sulla digeribilità e l’impiego delle proteine.

Altri esempi di sostanze antinutrienti sono i fitati e gli ossalati, che riducono l’assorbimento di minerali come calcio, zinco, manganese, ferro e magnesio.
Come i pesci, anche gli insetti possono essere contaminati da alcuni patogeni come la salmonella, l’E. coli o il Campylobacter. La soluzione, in questo caso, è piuttosto semplice e consiste nella cottura: le alte temperature eliminano, o sostanzialmente riducono, la presenza di microorganismi patogeni.

Non dimentichiamo che talvolta gli insetti ospitano parassiti: è il caso di mosche e scarafaggi, nei quali sono stati ritrovati diversi tipi di protozoi e vermi parassiti in varie fasi di sviluppo. Anche in questo caso, basta congelare gli insetti per eliminare il rischio contaminazione, poiché le basse temperature uccidono i parassiti pluricellulari.

Noi occidentali proviamo una certa repulsione verso questo tipo di nouvelle cuisine, ma ad oggi, l’Europa, ha concesso il consumo di (soltanto?) tre tipi di insetti. Le tarme della farina, le locuste migratorie e i grilli domestici sono fra noi. Attenzione, quando spensierati navigate per le corsie dei supermercati, un occhio di riguardo agli ingredienti segnalati sulle confezioni dei prodotti non nuoce a nessuno.