Iniziata la stagione del tartufo: oltre 20 fiere e un calendario di eventi
Con l’inizio della stagione 2025-26 della cerca del tartufo (fino al 31 gennaio per il bianco, dal 15 dicembre per il nero pregiato) il Piemonte inaugura un autunno ricco di appuntamenti per porteranno in vetrina una delle eccellenze più preziose del territorio.
Oltre alla Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, evento di punta riconosciuto a livello mondiale, protagonista della stagione sarà la Fiera di Murisengo, che da quest’anno acquisisce rilevanza internazionale. A queste si aggiungono 11 fiere di rilevanza nazionale e 9 di rilevanza regionale inserite nel Calendario fieristico regionale, sostenute dalla Regione Piemonte con un contributo complessivo di oltre 170mila euro.
«Il tartufo – afferma l’assessore regionale alla Tartuficoltura Marco Gallo – è una parte viva della nostra identità e della nostra cultura. Dietro ogni trifolau, ogni cane da cerca e ogni fiera c’è un patrimonio fatto di passione, conoscenze tramandate e legame con il territorio. Con questo calendario di eventi e con i sostegni messi in campo vogliamo rafforzare una filiera che è sinonimo di sviluppo locale, turismo e lavoro, e che rappresenta un unicum a livello internazionale».
E nelle fiere è sempre maggiore l’attenzione delle fiere alla qualità del prodotto: rintracciabilità, presenza di una giuria di qualità costituita da esperti e iniziative per la salvaguardia del patrimonio immateriale Unesco “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali”, che rendono il sistema piemontese un modello riconosciuto.
Per salvaguardare il patrimonio tartufigeno regionale ed essere in regola, oltre al rispetto delle modalità di cerca e cavatura apprese per superare l’esame e ottenere il tesserino, è fondamentale il pagamento della tassa annuale di 160 euro così come il versamento dell’imposta sostitutiva. Le associazioni dei cercatori sono il primo punto di riferimento per qualsiasi chiarimento, e i nuclei dei Carabinieri forestali sono da giorni attivi nei controlli della regolarità delle attività.
Il Programma triennale 2025-27
A conferma dell’impegno per salvaguardare e valorizzare il tartufo la Giunta regionale ha recentemente approvato il Programma triennale 2025-27, che stanzia oltre 1,5 milioni di euro, 700mila dei quali già quest’anno, per proteggere e promuovere un patrimonio che non è solo una risorsa economica, ma anche un simbolo culturale, riconosciuto dall’Unesco e un punto di riferimento globale della gastronomia.
Il programma, che si basa sulla legge regionale n.16/2008, si articola in quattro aree chiave: tutela e salvaguardia, valorizzazione del marchio, innovazione e formazione, organizzazione e coordinamento.
«Questo provvedimento – evidenzia l’assessore Gallo – dimostra l’impegno concreto della Regione nel proteggere non solo un prodotto d’eccellenza, ma anche la cultura e la tradizione legate alla sua “cerca e cavatura”, un’arte antica che il mondo ci invidia. Il tartufo è molto più di una prelibatezza: è un simbolo identitario che unisce agricoltura, cultura e turismo esperienziale, generando ogni anno un indotto superiore ai 100 milioni di euro. Una risorsa strategica per le nostre comunità e un volano per lo sviluppo del territorio. Per questo è più che mai necessaria un’azione coordinata di salvaguardia innanzitutto per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Un progetto che vedrà coinvolti tutti gli enti e associazioni che, con la Regione, si battono per difendere e valorizzare il patrimonio tartufigeno regionale, uno dei nostri migliori ambasciatori nel mondo».
Punti informativi forestali
È ripresa l’attività di informazione attuata dal Punto informativo forestale mobile: il camper è atteso in più di 40 Comuni, con 70 tappe fino a metà dicembre. I tecnici forestali incaricati dalla Regione tramite Ipla sono presenti anche nel corso delle fiere per dare informazioni sulla corretta gestione dei boschi e per supportare negli adempimenti previsti dal regolamento forestale o nella partecipazioni ai bandi regionali.
Tutte le informazioni su https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/sviluppo-rurale-foreste-2023-2027/punti-informativi-forestali-pif

