Cultura e Spettacolo

Inaugurazione del Museo della Chiesa di San Martino

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Martedì 11 novembre alle ore 18.15 –  presente il vescovo di Asti Marco Prastaro –  sarà benedetto e inaugurato il Museo di San Martino attiguo alla chiesa omonima

L’accoglienza di tre nuove tele della ex Confraternita di San Michele, concesse in comodato dalla Diocesi alla Parrocchia, dopo il restauro a seguito dell’accordo tra la Regione Piemonte e la Conferenza Episcopale Piemontese per il progetto “Chiese devozionali 2024”, ha permesso agli organizzatori e al Gruppo Culturale San Martino Asti ODV, di ripensare lo spazio espositivo e di predisporre, sotto la direzione dell’Ufficio Diocesano dei Beni Culturali, una nuova collocazione delle opere.

Il Museo di San Martino diventa così un percorso artistico, storico e spirituale, per narrare attraverso la via della bellezza un vissuto religioso che ha segnato la storia di Asti, grazie ai carismi della vita consacrata, all’operato delle confraternite e di alcuni personaggi legati a questo splendido tempio barocco.

Contestualmente verrà aperta al pubblico – in collaborazione con la Biblioteca Astense Giorgio Faletti –  la Mostra dei due volumi dell’ edizione originale  dell’ Encyclopédie Française.

La mostra – che resterà aperta fino al 23 novembre – è stata allestita nell’ ambito del progetto “Rappresentare l’ Universo”,  organizzato dall’ Associazione Culturale  Davide Lajolo ODV, a seguito della ricerca d’ archivio sui Globi Celesti e Terrestri di Pietro Maria da Vinchio (XVIII sec.).

Le chiese di San Martino e di San Paolo sono state edificate per intervento rispettivamente dei Chierici regolari di San Paolo, fondati da sant’Antonio Maria Zaccaria (Barnabiti) e della Congregazione dell’Oratorio fondata da san Filippo Neri (Filippini); alla luce di queste realtà vengono ricordate anche le Confraternite in particolare quelle di San Michele e di San Rocco, che hanno inciso nella pratica devozionale e nel contesto sociale della città.

La vita religiosa in Asti è stata molto fiorente, anche con opere imponenti, fino alle soppressioni napoleoniche e all’incameramento di molti beni ecclesiastici.

Lo spazio espositivo desidera evidenziare il tessuto storico, culturale, sociale, religioso, valorizzando il patrimonio storico-artistico locale per offrire un annuncio con finalità pastorale e spirituale. La chiesa non è un museo ma si è sempre prodigata per conservare memoria del proprio passato, allo scopo di evidenziare la continuità della testimonianza evangelica che si esprime anche attraverso l’arte.

Si offre così al visitatore, grazie alla corresponsabilità dei volontari, un percorso conoscitivo e artistico semplice e chiaro, nell’intento di generare interesse, stupore e suscitare conoscenza. I beni culturali della Chiesa sono un grande patrimonio lo ha ricordato anche papa Leone nella visita al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «L’Italia è un Paese di una ricchezza immensa, spesso umile e nascosta, e che perciò talvolta ha bisogno di essere scoperta e riscoperta. È questa la bella avventura in cui incoraggio tutti gli Italiani a lanciarsi, per attingervi speranza e affrontare con fiducia le sfide presenti e future».