Il Tango dalle origini a Piazzolla, musica e ballo al teatro della Torretta

Troppo semplice classificarlo come un genere musicale, il tango è musica, danza, prosa, poesia, è un simbolo, una bandiera, una manera de vivir.
“Il tango non è una danza, ma un’ossessione. Per il tanguero è una parte della vita, come mangiare e dormire. Erotica e appassionata, inquietante e malinconica, che coinvolge corpo e anima” Carlos Gavito
Come il jazz, ha origini africane. In una delle tante lingue sudafricane, vuol dire”insieme”, caratteristica fondamentale di questo ballo.
Nasce tra fine Ottocento e inizio Novecento, tra Buenos Aires, Argentina, Montevideo, Uruguay, nella regione del Rio del Plata.
La classe dirigente argentina decide di aprire le frontiere agli immigrati, sperando nel loro contributo nel mondo lavorativo. Ma l’Argentina non si rivela per gli immigrati la terra promessa, e devono ben presto rinunciare ai loro sogni, adattandosi ai lavori più umili, e accalcandosi nelle periferie di Buenos Aires e Montevideo.
Il tango nasce come ballo popolare, rifiutato dalle classi alte, diffuso nelle zone marginali, associare a delinquenza, malavita, prostituzione.
“Una volta il tango era un’orgiastica diavoleria, oggi è un modo di camminare” Borges.
La popolazione dei sobborghi di Buenos Aires a inizi Novecento era principalmente maschile.
Gli immigrati erano spesso uomini soli.
Per questo fiorisce il business del “postribulo”, il bordello, che diventa il principale luogo di socializzazione.
Nei bordelli, divento’ necessario intrattenere i clienti con della musica, come il tango.
Il potere inclusivo della musica fu la chiave per trovare un punto di incontro tra le diverse culture, l’incontro di persone emigrare dal loro paese, povere, infelici, nostalgiche.
E il tango riflette questo disagio. I testi parlano di temi esistenziali, tempo, amore, morte, e poi la nostalgia per la terra lontana, le speranze di genti diverse.
Gli immigrati erano afroamericani, i gauchos provenienti dalle Pampas, spagnoli, polacchi, ungheresi, italiani. Il tango, come musica e ballo, è un ibrido di tanti generi, mescola la milonga, il candombe africano, l’habanera cubana, il flamenco.
A inizio Novecento viene esportato in Europa, inizia a liberarsi dell’etichetta del popolare, diventa nazionale, e poi internazionale, un prodotto adatto anche alle persone perbene.
Astor Piazzolla(1921-1992) è passato alla storia come il rivoluzionario del tango. Nonostante i puristi lo abbiano etichettato come”el asesino del tango”, Piazzolla ha elevato questo genere di musica dalle sale da ballo di Buenos Aires alle più prestigiose sale da concerto del mondo.
La sua musica, passionale, malinconica, ma al tempo stesso moderna, ha raggiunto ogni angolo del pianeta. Col suo Tango Nuevo, è una testimonianza del potere trasformativo della musica e della capacità di un singolo artista di ridefinire un intero genere musicale.
“Il tango è l’intimità più segreta, è il grido che si innalza nudo” Enrique Santos Discepolo
Programma
El choclo, Villoldo, 1903
La cumparsita, Rodriguez, 1907
Jalousie, Gade, 1925
Por una cabeza, Gardel, 1935
La yumba, Pugliese, 1946
Le quattro stagioni, Cuatro Estaciones Portenas, Astor Piazzolla, 1965-70
Estate, 1965
Autunno, 1969
Inverno, 1970
Primavera, 1970
Libertango, Piazzolla, 1974
Oblivion, 1982
L’esecuzione di ogni brano sarà preceduta dalla presentazione del compositore e delle caratteristiche principali del pezzo.
L’ingresso è a offerta libera.
Si prega di prenotare: ernesta.aufiero@gmail.com, 3490940705
Si ringrazia il sig. Lorenzo Lazzarato per aver messo a disposizione il teatro della Torretta.
Lo spettacolo verrà replicato il 19 luglio al Caffè delle Masche, Revigliasco.