Motori

Giugiaro, disegnando il futuro: il docufilm sul grande designer

Omaggio al maestro il 3 novembre su Rai Tre

Un omaggio dovuto a un maestro assoluto. Giugiaro. Disegnando il futuro è il titolo del docufilm dedicato a Giorgetto Giugiaro, uno dei più grandi designer auto.
Nato nel 1938 a Garessio, una cittadina in provincia di Cuneo, Giugiaro lascia i suoi luoghi d’origine per trasferirsi a Torino, dove s’impegna con passione e grande profitto negli studi in Belle Arti. Del resto suo padre, suo nonno e suo bisnonno erano tutti pittori ad olio e Giorgetto (che è il vero nome e non un diminutivo) sviluppa rapidamente grandi capacità artistiche. L’occasione della vita arriva una prima volta quando uno dei suoi professori di Belle Arti gli suggerisce di entrare nell’industria automobilistica per mettere a frutto il suo talento. Inizia così a disegnare automobili e presenta alcuni dei suoi lavori a una mostra studentesca nel 1955, dove viene notato dal direttore tecnico della Fiat, Dante Giacosa. Il giovane Giorgetto Giugiaro viene assunto in Fiat e tre mesi dopo entra a far parte come illustratore del Dipartimento Studi Progettazione Veicoli Speciali per visualizzare in bozzetti all’acquarello e altre tecniche le idee dei creativi.
L’evento, realizzato grazie al supporto di ADI Piemonte/Valle D’Aosta, ha visto la proiezione del documentario alla presenza dello stesso Giugiaro, di autori e produttori e dei vertici della Direzione Documentari RAI, che ha co-prodotto l’audiovisivo, con il direttore Fabrizio Zappi. L’opera, della durata di 56 minuti, è scritta da Riccardo Mazza e diretta da Marco Speroni, autori con un’esperienza pluriennale nel campo della televisione e del cinema, e prodotta da Silvio Ricci per SIRI Video.
Giugiaro. Disegnando il futuro è un viaggio intorno alla natura e al metodo di un designer che ha fatto scuola perché non si è rinchiuso in una torre d’avorio, ma si è messo in viaggio per il mondo nutrendosi di arte e vita: gli autori hanno intervistato famiglia, amici, critici e giornalisti che hanno raccontato chi è Giugiaro, anche al di là dei suoi successi professionali.
Si può inoltre ascoltare lo stesso Giorgetto raccontarsi e descrivere le autovetture a cui è più affezionato: da Panda e Golf fino a vetture ormai considerate icone dell’automobilismo come la Chevrolet Corvair Testudo, la DeLorean DMC-12, l’Alfa Romeo GT Junior, la più recente GFG Sibylla e la Mazda MX-81, la prima Mazda con la sigla MX, creata in Italia nel 1981. Lo si vede mentre dipinge un trittico di tre tele 5×4 metri per la chiesa del suo paese natale Garessio, o mentre scala le sue montagne in sella a una moto da trial, per provocare quel pizzico di adrenalina che aiuta a mantenersi giovani e attivi. E se c’è una persona, a 85 anni compiuti, che può dirsi ancora giovane, curiosa e soprattutto attiva quella è Giorgetto Giugiaro, che insieme al figlio Fabrizio continua a sperimentare soluzioni estetiche e tecnologiche innovative in diversi ambiti del design: dalla progettazione architettonica e disegno industriale con Giugiaro Architettura, all’impegno nell’auto-motive del centro stile avanzato GFG Style, fino al settore del trasporto su rotaia con GFG Rail.
Il 7 agosto ha festeggiato gli 85 anni: “Ha festeggia questo traguardo con la sua proverbiale pacatezza e genuinità, qualità quest’ultima che si ritrova nelle centinaia di vetture che portano la sua firma. È un artista, un visionario, un manager che ha lasciato una grandissima impronta nell’evoluzione del mezzo a quattro ruote. Non solo con l’equilibrio delle sue auto ma anche con la capacità di precedere gusti ed esigenze del pubblico. Dote questa che gli ha anche permesso di indirizzare con i suoi progetti (significative da questo punto di vista la Volkswagen Golf e la Hyundai Pony) le strategie di crescita delle grandi aziende ed anche di far superare momenti di crisi. La prima messa in onda ufficiale è prevista per venerdì 3 novembre, alle ore 16.00 su RAI Tre. Il documentario sarà poi visibile sulla piattaforma RAI Play e all’estero attraverso RAI Italia.