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Art Site Fest, al Castello di Moasca in preparazione la mostra dell’artista argentina Elizabeth Aro

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Dopo aver toccato prestigiose sedi piemontesi come Palazzo Madama, il Museo Egizio, la Reggia di Venaria, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Racconigi, il Castello di Masino e il Gamba di Chatillon, “Art Site Fest” giunge alla sua XI edizione, ospitato dal 4 al 6 luglio 2025 nel trecentesco Castello di Moasca, immerso negli straordinari paesaggi di Langhe e Monferrato, dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. L’evento, ideato e diretto dal curatore e critico d’arte Domenico Maria Papa, punta a intrecciare l’arte contemporanea con la storia, la natura e il tessuto sociale del territorio. “L’obiettivo di ‘Art Site Fest’ – spiega Papa – è portare l’arte nei luoghi della tradizione, creando un dialogo con le realtà locali e favorendo uno scambio culturale e civico.”Il tema del primo appuntamento a Moasca, “Paesaggi siderali”, si collega all’evento tradizionale “Nero di stelle”, organizzato dal Comune di Moasca, che ogni primo sabato di luglio celebra il vino e l’astronomia. Per tre giorni, il Castello di Moasca si animerà con un ricco programma di iniziative, principalmente dedicate all’arte contemporanea. “Abbiamo invitato artisti di fama internazionale a realizzare interventi ‘site specific’ tra le mura del Castello e nei suoi dintorni”, sottolinea Papa.

Venerdì 4 luglio, alle 19.00, presso la sala espositiva Davide Lajolo, sarà inaugurata la mostra “Paesaggi siderali”, dell’artista argentina Elizabeth Aro, residente a Milano, che rende omaggio proprio a Davide Lajolo, il “partigiano Ulisse” di Vinchio d’Asti, con un’installazione nella Torre del Castello. Intitolata “Mi scoprii nell’anima”, l’opera utilizza luci, neon e vetro per creare un fregio che collega visivamente le colline circostanti, ispirandosi all’amore di Lajolo per il Monferrato. Aro presenta anche una personale nella Sala espositiva del Castello, con nove opere sul tema del paesaggio e dell’universo. “Mi avvicino al paesaggio attraverso gli occhi di Lajolo – spiega l’artista – che vedeva queste colline come una presenza viva, capace di illuminare la memoria e l’interiorità umana.”

Per info più dettagliate sul programma: “Castello di Moasca”, piazza Castello, Moasca (Asti); tel. 0141/1800739 o www.comune.moasca.at.it